Come prevenire i tumori. Focus sul carcinoma colo-rettale
L’incidenza dei tumori varia da Paese a Paese. Si è visto che le persone che migrano si ammalano prevalentemente dei tumori del Paese ospitante.
Lo stile di vita e l’ambiente sembrano essere i principali fattori per la loro ’insorgenza. Studi hanno dimostrato che l’età precoce del menarca e l’aumento di peso negli adulti sia alla base del carcinoma mammario e del carcinoma colo-rettale, rispettivamente. Anche l’inattività fisica è considerata essere un fattore di rischio.
Molti studi caso-controllo hanno dimostrato che l’abbondante assunzione di frutta e verdura è associata a ridotti rischi di tumori, ma più recenti indagini sostengono che il fattore frutta & verdura sia sovrastimato. Una maggiore assunzione di acido folico potrebbe ridurre l’insorgenza sia dei carcinomi colo-rettali, che di quelli mammari. L’importanza dell’acido folico nella dieta deriva dalla stretta correlazione tra carcinoma colo-rettale e polimorfismo del gene per la metilentetraidrofolato-riduttasi, un enzima coinvolto nel metabolismo dell’acido folico.
I benefici dell’acido folico appaiono maggiori nelle persone che assumono in modo continuativo alcool .
Poiché ancor oggi la prevenzione è la miglior arma per combattere i tumori l’American Association for Cancer Research ha redatto una serie di raccomandazioni:
1) combattere il sovrappeso o il sottopeso;
2) mangiare frutta e verdura;
3) evitare l’alcool;
4) ridurre il consumo di carne;
5) evitare l’uso di zucchero raffinato;
6) evitare i cibi carbonizzati ( carne e pesce alla griglia).
Il carcinoma del colon-retto è uno dei tumori più comuni nei Paesi ricchi ed in continua crescita.
La presenza di polipi intestinali è probabilmente la causa principale di insorgenza del tumore del colon-retto. In questi ultimi anni si stanno accumulando evidenze riguardo al ruolo svolto dalla resistenza all’insulina.
Infatti l’elevata assunzione di cibo ad alto contenuto energetico porta nel tempo ad una resistenza al l’insulina, a cui corrispondono alte concentrazioni sieriche di insulina, trigliceridi e acidi grassi non-esterificati, che esercitano stimoli proliferativi sulle cellule intestinali.
I ripetuti stimoli provocherebbero il carcinoma colo-rettale.
Diversi anni fa era stato ipotizzato che un trattamento con farmaci anti-infiammatori fosse in grado di ridurre l’incidenza di tumori intestinali. Studi clinici hanno valutato l’efficacia dei Fans ( farmaci anti-infiammatori non-steroidei) nella prevenzione dei tumori, ma a causa degli effetti indesiderati a livello gastrico questi farmaci non rappresentano una soluzione praticabile.
L’introduzione in commercio degli inibitori selettivi dell’enzima Cox-2 potrebbe risolvere il problema degli effetti gastrolesivi, ma per ora non ci sono prove dell’effetto preventivo di questi farmaci.
L’entusiasmo per l’impiego profilattico anti-tumorale delle vitamine si è affievolito negli ultimi anni. Gli studi clinici progettati per verificare l’efficacia delle vitamine anti-ossidanti non hanno mostrato alcun beneficio o benefici non significativi. Uno studio compiuto in Usa su 711.891 persone, tenute sotto osservazione per 14 anni non ha dimostrato alcun beneficio del trattamento preventivo della vitamina C ed E nell’impedire l’insorgenza del carcinoma colo-rettale.
L’attenzione è ora rivolta sull’impiego preventivo di un potente anti-ossidante, l’N-AcetilCisteina. Il farmaco associato all’Acido Ascorbico ha manifestato un effetto chemioprotettivo antitumorale sugli animali. In Italia l’N-AcetilCisteina è il principio attivo del Fluimucil, un farmaco mucolitico , indicato nel terapia delle affezioni bronco-polmonari.
Carlo Franzini
Xagena2001
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